I chinotti, frutti immangiabili da crudi, vengono benissimo canditi o in marmellata.
Tralasciamo le ricette dei canditi, perchè richiedono un sacco di passaggi, che una pigrona come me non può assolutamente affrontare, tipo bagni in acqua salata, vari rimescolamenti, bagni in acqua dolce, ecc… per avere poi delle robine zuccherine incrdibilmente buone, certo, ma che faticaccia!
Passiamo invece alla marmellata.
La marmellata, però, non è roba per tutti i palati: è dolce perchè ci va lo zucchero, ma lascia un retrogusto amaro amaro, di chinotto, appunto! Ma se siete amanti delle confetture di agrumi, questa è senza dubbio una ricetta molto particolare.
Dunque, come tengo a precisare, le mie ricette sono a base di frutta assolutamente biologica, perchè si mangia la buccia e sarebbe un controsenso usare frutta trattata chimicamente!
Il mio alberello ha fatto sei etti di fruttini, raccolti quando sono diventati belli arancioni, io vi do la ricettina per il chilo di agrumi, poi fatevi le proporzioni!
Allora: li ho lavati bene bene, e poi li ho messi in una pentola con acqua bollente, per venti minuti.
Dopodichè li scolate con uno scolapasta e buttate via l’acqua.
Riempite di nuovo la pentola, portate a bollore e rimettete i chinottini a bollire per altri venti minuti.
Scolate, buttate l’acqua e rimettete acqua nuova nella pentola. Quando bolle di nuovo ci rimettete i fruttini e li rifate bollire per venti minuti.
ATTENZIONE, sta volta l’acqua la tenete da parte e scolate con la schiumarola i chinotti.
Prendete i chinotti mollini e acuosi e li passate con il passa verdure (prima quello un po’ grosso, poi quello fine fine), e otterrete un bel purè di chinotto, bello arancione e bello profumato. Lo pesate e ci aggiungete tanto zucchero quanto è il suo peso. (a me di sei etti sono rimasti alla fine circa quattro etti, perchè con il passaverdure vedrete che rimarranno da parte i semini più duri e i filamenti, che andranno scartati dal purè).
Mettete nella casseruola il purè con pari zucchero e circa un litro di acqua di cottura tenuta da parte.
Da qui inizia il bello: armati di guanto da forno e di cucchiaio di legno, iniziate a girare e fate sobbollire circa 15 minuti. Fate attenzione che la marmellata calda schizza e brucia TANTISSIMO (ecco perchè il guanto da forno).
Quando è pronta, la mettete velocemente nei barattoli ancora calda, chiudete e li mettete a testa in giù. Quando si sono freddati li mettete dritti e sentirete un bel CLOC: si è creato il sottovuoto e la marmellata è pronta per la dispensa.
Se la lasciate un pochino più liquida è ideale per le crostate, visto che il sapore un po’ particolare non la rende adattissima alla prima colazione, ma questo dipende molto dal vostro gusto! ( a me piace pure sul pane, ma io sono una golosona….!).
Tag: Cucina
febbraio 13, 2008 alle 1:15 PM |
prima o poi riuscirò ad applicarmi per qualche tua gustosa ricetta…
febbraio 13, 2008 alle 2:38 PM |
Vedi quante cose che “mi impari”??? Io neppure sapevo che esistessero i chinotti intesi come frutti!!!! Ma sei avantizzzzzimo!!!
febbraio 13, 2008 alle 2:51 PM |
FANTASTICO!!!
grassssie di tutte queste dritte!
ora mi faccio una cartella sul pc con scritto “ricette: chicche della chicca!”
:-)))
febbraio 13, 2008 alle 3:48 PM |
mi stai facendo venir fame…e voglia di imparare a cucinare! 😉
febbraio 13, 2008 alle 4:25 PM |
Scusa l’ignoranza, ma i chinotti sono i frutti da cui si produce la bevanza chinotto? Io la detesto tanto quanto mio marito la adora!!! Che brava che sei a cimentarti in queste ricette!!!